Palazzo Carrara

La possente mole di Palazzo Carrara, per molto tempo residenza della omonima famiglia, tra le più illustri della Terni dei secoli passati, è il risultato della fusione di diversi edifici, alcuni dei quali fatti costruire nella seconda metà del XIV secolo

Un fitto mistero avvolge la sorte dei componenti della famiglia Carrara, la cui memoria è tramandata grazie alla presenza di un palazzo che è stato fortemente “presente” nelle vicende storico amministrative ternane. Ma nulla si conosce intorno alla famiglia.

Si sa che il loro palazzo fu fatto costruire a partire dal 1378 da Francesco Carrara e si sa pure, tenendo conto delle dimensioni del fabbricato, che si trattava di famiglia facoltosa, ma non si trovano priori o personaggi in vista in città con questo cognome nominati nelle carte ufficiali.

Il palazzo sorse a poca distanza dall’antico tratto della Flaminia che attraversava la città, in prossimità di luoghi importanti del potere, dietro il Palazzo dei Priori (che sorgeva al posto del teatro comunale) e in prossimità della chiesa di san Pietro. Un tempio la cui abside è in pratica dirimpetto al Palazzo Carrara, ma che non fu la chiesa dei Carrara i quali furono protettori della vecchia chiesa di San Giuseppe (oggi visibile nei pressi del mercato cittadino) che essi raggiungevano percorrendo il corridoio dell’atrio del loro palazzo e traversando il giardino e gli orti.

Più che ad un singolo Palazzo ci si trovava allora, nel XV secolo, al cospetto di una costruzione che assumeva il ruolo e le sembianze di una specie di agglomerato a sé stante, perché vicino alla residenza della famiglia, erano stati realizzati diversi altri fabbricati destinati ad ospitare coloro che lavoravano al servizio dei Carrara. Ma come essi si erano arricchiti, quale fosse la loro provenienza e qual è stato il loro destino, non si conosce.

Il Palazzo, di cui rimangono parti dell’intonaco dipinto nel sottotetto, ha subito una serie di rifacimenti nel periodo che va dal XVI al XVIII secolo. All’interno affreschi del Troppa (Apollo e Dafne) ed altri artisti dell’epoca. Anche qui i danni della guerra sono stati ingenti.

Dopo l’estinzione della famiglia Carrara il Comune di Terni rilevò l’edificio che ha ospitato la sede del municipio e successivamente la biblioteca, la raccolta archeologica comunale, ed il carcere mandamentale fino a pochi decenni fa.

Dopo una ristrutturazione, esso è stato recentemente destinato ad uffici comunali.

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