Chiesa di Santa Maria delle Grazie

Nel 1471 una piccola comunità di frati Osservanti scelse come luogo, per costruire il loro nuovo convento con annessa chiesa, un’area boschiva di Terni dove sorgeva una chiesetta dedicata alla Madonna delle Grazie.

Vi sgorgava inoltre una fonte, presso la quale, secondo la tradizione, si erano verificati alcuni miracoli. L’autorizzazione papale per la costruzione in questo sito del complesso conventuale fu concessa ai Francescani nel settembre del 1472. Poterono così iniziare i lavori, che terminarono alla fine del XV secolo. La chiesa fino agli ultimi decenni del XIX secolo custodiva opere di considerevole valore artistico come “Crocifissione e San Francesco” di Giovanni di Pietro detto lo Spagna, che fa da sfondo a un Crocifisso ligneo della seconda metà del XV secolo e “Cristo Crocifisso tra i Santi Francesco e Bernardino da Siena” di Niccolò di Liberatore detto l’Alunno. 

In seguito alla soppressione di conventi e congregazioni decretata dopo l’Unità d’Italia, queste opere d’arte divennero proprietà del Comune di Terni e oggi sono ospitate al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Aurelio De Felice”. 

Dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie proviene anche l’affresco attribuito a Piermatteo d’Amelia in cui sono effigiati la “Madonna con Bambino tra i Santi Francesco d’Assisi e Bernardino da Siena”. Il dipinto abbelliva la lunetta sopra il portale centrale, da dove poi fu rimosso. L’originale è stato sostituito in tempi recenti da un dipinto con le stesse figure. L’architrave sopra il portale reca inoltre il monogramma di Cristo, simbolo di San Bernardino. 

L’interno della chiesa è caratterizzato da volte a crociera, riccamente decorate con girali, e presenta affreschi e dipinti, alcuni dei quali ridipinti durante il restauro degli anni ’50 dello scorso secolo, tra cui quelli di Cesare Sermei (prima metà del XVII secolo).

Il chiostro con al centro l’originale pozzo del 1484 è costituito da arcatelle disposte su due piani, nelle cui lunette inferiori sono rappresentati episodi della vita di San Francesco. In alcuni periodi il complesso conventuale fu adibito a lazzaretto, ospedale militare e ospizio per i poveri e infine riadattato a casa di riposo per anziani nello scorso secolo.  

Recentemente la chiesa (affidata alla Confraternita “San Giuseppe e San Francesco di Paola”) è stata sottoposta a un intervento di restauro che ne ha consentito nuovamente la fruizione. Questo luogo di culto è cinto da un magnifico parco al limitare di un bosco secolare.
 

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